Stonepark Official Website
Stonepark S-t Cover
Artist: Stonepark
Location: Stockholm, Sweden
Line-up:

Aleco Georgopulos (vocals, guitars), Bob Nelson (guitars), Henrik Borjesson (bass), Magnus Frid (drums)

Album: S-t
Label & Pubblication Year: Self-produced, 2004
Tracklist: Different Point Of View / Silence / Planet I / Follow Me / Same Old Story (S.O.S.) / Carpe Diem (2003)
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E' venuto il momento di fare conoscenza con gli svedesi Stonepark, band nata agli inizi del 2001. I ragazzi si dicono influenzati da vari stili musicali che vanno dal rock dei 60's a quello dei 70's, fino all'hardcore dei 90's. Led Zeppelin, The Clash, Costello, The Who, Supergrass, Weezer, Foo Fighters, The Beatles e Ryan Adams sono le principali fonti d'ispirazione degli Stonepark, tuttavia il combo scandinavo riesce nel fondere convincentemente spunti provenienti da diverse scene musicali e questa capacità gioca un ruolo fondamentale nella creazione di un sound dotato di una buona originalità di fondo. D'altronde sono loro stessi ad affermare: "Noi siamo soliti scrivere songs vere, dedicate a gente sincera che vive una vita del tutto reale!". Basta così leggere il testo di "Planet I" per rendersi conto dell'invettiva lanciata dagli Stonepark contro lo show biz attuale; a loro parere fatto di un successo troppo facile e poco veritiero riguardo le capacità messe in campo dai singoli artisti. "Per diventare una star c'è esclusivamente bisogno del sorriso di rito e di 15 minuti spesi nell'apparizione in qualche show televisivo!", questo dicono le parole di "Planet I". Il messaggio è diretto come un treno e schietto al 110%, impossibile da fraintendere. Veniamo ora al lato prettamente musicale con la opener titolata "Different Point Of View", figlia di azzeccati inserti melodici e di break dall'accentuato gusto garage. Trascinante anche la successiva "Silence", ballata che trova il proprio apice nell'apertura corale del ritornello, per un effetto di grande impatto capace di ricordarmi una sorta di mistura fra Weezer e Foo Fighters. "Planet I", l'intensissima "Follow me" e la più robusta, veloce, spassosa e brevissima "Same Old Story (S.O.S.)" continuano a mostrare i differenti approcci che i ragazzi sono in grado di usare senza per questo ricadere in ingenuità di sorta o nel tranello di un'eccessiva eterogeneità. A chiudere arriva "Carpe Diem", song incisa nel 2003, e alla quale vanno le mie preferenze assolute. E' proprio in quest'ultima composizione che gli Stonepark mi appaiono come una sorta di System Of A Down, orientati verso territori più melodici e meno duri. Insomma pensate ad un crossover fra le bands citate durante questa recensione, aggiungete una buona dose di genio ed avrete fra le mani gli Stonepark! Date a questa band la possibilità di registrare qualche song sotto la cura di un produttore di alta caratura e in studi iper attrezzati e ciò che ne verrà fuori potrà essere di sicuro successo, non la solita illusione di un anno alla ribalta e di una successiva vita nel nulla! Scaricatevi le songs tramite il sito ufficiale della band, e non dimenticatele su PC ma ascoltatele!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi

Vote: 8